Guido Ferrari

Il profilo dello scrittore

" Presentare sul mercato letterario nazionale un autore come Guido Ferrari"- dice la dottoressa Anna Rosa Galdi dell'Universita' di Genova-" e' certamente impresa di non poco conto visto la poliedricita' degli aspetti della sua personalita' e del suo talento letterario.
Esula,infatti,certamente dallo stereotipo corrente del moderno scrittore,proponendosi,innanzitutto,come autore grandioso ed imponente con ben 26 racconti raccolti in 16 volumi (2 editi nella sua giovinezza) che costituiscono peraltro,come nelle intenzioni dello stesso autore,i tasselli di un mosaico piu' ampio ed organico.
Scriveva, Nico Orengo, sul settimanale "Tuttolibri" del quotidiano "La Stampa"di Torino del 16 giugno 2007(in occasione dell'uscita dei penultimi 17 romanzi storici):"La pubblicazione e distribuzione simultanea sull'intero territorio nazionale di ben 17 romanzi di uno stesso autore,ancora vivente e sotto i 50 anni,quindi non postumo,rappresenta una novita' assoluta nella Storia della Letteratura Italiana............"
In ognuno dei suoi romanzi,ambientato in un diverso periodo storico che spazia dal XIII secolo piu' o meno ai giorni nostri,la passione per la creazione di una vicenda certamente di fantasia ma il piu' possibile documentata e inserita correttamente nel contesto storico e sociale di riferimento,si accompagna con la funzione a cui il Ferrari ritiene debba tendere l'arte dello scrivere,ovvero fornire non solo una piacevole ed istruttiva lettura,ma anche, e sopratutto,un ben preciso messaggio di vita.L'autore,infatti, e' solito ripetere:"Il presente in cui viviamo e' frutto del passato,per cui la storia e' vera maestra di vita!".
L'affresco generale che ne deriva si vuole quindi porre quasi alla stregua dei grandi romanzi epici del passato,circostanza certamente non usuale ai giorni nostri nel comune panorama letterario.
In tal senso scriveva Luigi Giordano su "Il Ponente" dell'11 agosto 2007:"Guido Ferrari con le sue quasi sedicimila ore di lavoro,distribuite in 25 anni di intensa attivita' artistica,ha creato un'opera imponente e poderosa,certamente degna dei grandi scrittori dell'800..."
"Il centro dell'Opera si colloca storicamente negli scorci di un'Italia rinascimentale fino al nostro dopoguerra;in ogni racconto troviamo personaggi reali,sapientemente gestiti grazie allo studio storico condotto con maestria dal Ferrari.Colpisce il dualismo dei suoi eroi,ora pronti a combattere il fondamentalismo dei potenti e un'attimo dopo schiacciati..."
"La doppia personalita' dei protagonisti ci ricorda le stragi che i popoli compiono su altri popoli,dove singoli individui prevalgono sui deboli e i deboli combattono guerre tra poveri.
Dai racconti trapela sempre un misticismo esoterico che il lettore certamente avvertira',dando una sensazione di gradevole e segreta pace malinconica.A ritroso nel tempo,nello spazio,in geografie immaginarie dove l'uomo non ha ancora imparato nulla dalla storia,il Ferrari tenta con la sua dedizione di pensatore storico (e con la sua volonta'),in migliaia di pagine scritte,di scrutare l'animo umano."
Con ognuno dei suoi romanzi il Ferrari intende, infatti,porre in rilievo e trasmettere al lettore un ben preciso messaggio morale ,come ad esempio l'indubitabile valore del coraggio e della lealta',piuttosto che la scelleratezza di una vita condotta senza alcun valore etico,la perfezione della giustizia divina correlata all'imperfezione di quella umana,il disagio giovanile,la dicotomia tra i valori interiori e aspetto fisico e altri ancora....
Dice la dott.ssa Anna Rosa Galdi dell'Universita' di Genova " A ben vedere,pero',il quadro generale che ne traspare e' poi in realta' unico e rispecchia i valori intrinseci che permeano nel profondo la personalita'del Ferrari,ponendovi al servizio il suo indubitabile talento letterario:il suo incontro vero e reale con il Cristo vivente che ha certamente trasfigurato la vita del Ferrari e che non puo' che trasfigurare l'intera vicenda umana di ciascuno di noi facendola tendere ad ideali morali ed etici umanamente da soli irragiungibili.La figura del Cristo,infatti,ha cambiato non solo la storia dell'umanita' ma anche ognuno di noi,sia credenti che non credenti.Sono certamente esaustive,a questo proposito,le parole che il Ferrari stesso scrive nel presentare uno dei suoi romanzi"La profezia dell'abate Bertrand",in cui dice testualmente:"Questo romanzo non vuole essere solo un'affresco di vita settecentesca e tanto meno,un testo ricco di simbologia esoterica ed ermetica,bensì un vero atto d'amore verso Cristo,molto dimenticato o denigrato in questo ultimo secolo,una testimonianza autentica di "Fede Assoluta"nella sua straordinaria ed irripetibile parola.".
Diceva inoltre il Ferrari su "Il Secolo XIX"del 29 settembre 2007:"Io credo fermamente che per ogni uomo in generale,ma sopratutto per ogni artista,tendere a raggiungere la perfezione di Dio e a Lui unirsi per l'eternita' sia il massimo valore ed aspirazione a cui ambire."
Scriveva ancora la dott.ssa Anna Rosa Galdi dell'universita' di Genova "E' in questa chiave di lettura ed in questa missione di cosi' alto valore morale che l'autore si propone di perseguire,che si deve pertanto gustare l'intero affresco di Ferrari,immergendosi in ognuno di loro,del resto certamente godibili anche quanto a capacita' di descrizione dei diversi ambienti sociali e di vita che li caratterizzano e a piacevolezza di lettura.
L'Opera di Ferrari si presenta infatti come una serie interminabile di racconti accattivanti ed entusiasmanti che hanno,molto spesso,come protagonisti i giovani le cui vicende sono ambientate in vari periodi del passato piu' o meno recente.In tale scelta si rispecchia,infatti,una delle profonde vocazioni seguita dal Ferrari nella sua vita e cioe' quella di aiutare il piu' possibile i giovani in difficolta',proprio nello spirito di gratuita' del donare insegnato da Cristo.Dice, infatti, l'autore nella sua autobiografia spirituale al fondo di ognuno dei suoi volumi e ben evidenziato da " Il Secolo XIX" del 29 settembre 2007:"Guido Ferrari,e' un'artista molto amato dai giovani perche',per gran parte della sua vita,ha posto tutta la sua esperienza umana,la sua cultura e la sua accentuata spiritualita' al servizio dei ragazzi in grave disagio esistenziale.Nel suo villino di Ceriale(SV),nel Ponente ligure,in completo anonimato e nel rispetto piu' rigoroso della loro privacy,ha curato per anni con tanta pazienza ed abnegazione le profonde ferite incise nell'anima di molti di loro causate da relazioni sentimentali dolorosamente interrotte,gravi e talvolta insanabili dissidi familiari,sopraggiunta inidoneita'al superamento degli esami scolastici e profonda solitudine,depressione ed abbandono,distogliendoli dai propositi di suicidio e strappandone,così,molti alla morte!Tutto questo lo scrittore l'ha fatto gratuitamente...in stretto ossequio alle parole di Cristo " Gratuitamente avete ricevuto,gratuitamente date!!"
L'originalita' della scrittura e' poi rappresentata dalla ricerca puntuale di descrivere un episodio storico in modo non scontato,quasi alla stregua di un giallo e quindi con un linguaggio piu' consono alla velocita' ed immediatezza a cui i moderni mass media ci hanno ormai abituato.Il lettore riesce in tal modo ad immedesimarsi nei personaggi e a vivere con essi le problematiche di realta' storiche lontane e diverse dalla nostra.Nel contempo riesce anche a percepire e sentire come proprie le esperienze umane che vi sono narrate riscoprendovi,per cosi dire,quegli ineludibili princìpi di diritto naturale scritti dalla Volonta' Divina nel cuore di ogni uomo che sinceramente intenda darvi ascolto e alla cui riscoperta l'intera opera del Ferrari tende.Diceva, infatti, Maurizio"Pupi" Bracali su "Il Ponente"del 23 dicembre 2008:"La letteratura di Guido Ferrari e' maturata in una forma precisa e decisa dettata da una spiritualita' sincera e serena che permea tutti i romanzi dell'autore che contengono,oltre la storicita' dei tempi una ricerca del Superiore e di una Essenza Divina non sterile e clericale ma aperta e altamente spirituale raggiunta nel corso del tempo attraverso esperienze e situazioni personali e dell'autore.
La personalita' del Ferrari si e' quindi espressa dipanandosi lungo i suoi scritti agili e piacevoliche,oltre le trame gialle,noir o piu' marcatamente esoteriche,contengono i grandi temi della vita dell'uomo:la pace,la guerra,la morte,l'amore e la ricerca di sè stessi attraverso lo Spirito.I momenti storici in cui sono ambientati tutti i romanzi svariano dall'antichita' alla storia piu' recente toccando le piu' importanti citta' d'Italia dove si svolgono le trame e le vicende ideate dall'autore".
Per fornire un quadro esauriente,ogni volume riporta al termine del racconto uno spaccato dettagliato di tutti i romanzi dell'intera Opera dell'autore che,come in un film,fornisce una panoramica di informazioni sul periodo in cui sono ambientati,la tipologia e la morale.
In ognuno dei suoi romanzi il Ferrari riesce,con indubitabile maestria,a ricreare veramente quadri suggestivi e avventurosi delle realta' descritte e, ancor piu', a stimolare il lettore ad approfondire il quadro storico e sociale di ambientazione dei singoli volumi.In tal senso Raffaele di Noia ha scritto su "Il Secolo XIX" del'11 gennaio 2008":....Per questa grande attitudine e qualita' Guido Ferrari e' arrivato,finalmente,alla consacrazione definitiva a livello nazionale.Infatti,all'ultimo premio letterario "Firenze" lo scrittore savonese ha ricevuto la "Segnalazione d'onore per il romanzo storico".
Nel contempo il messaggio morale insito in ognuno dei romanzi ,lungi dall'essere un appesantimento,ne diventa una piacevole e quasi inevitabile conseguenza scaturendo,naturalmente dall'insieme delle vicende narrate e dalla interiorita' dei personaggi descritti.Il Ferrari dedica infatti particolare cura anche alla descrizione psicologica dei personaggi,evidenziandone la palese dicotomia molto spesso esistente tra aspetto esteriore,e quindi ingannevole giudizio umano,e qualita' dell'anima.
Al riguardo preziose sono le parole di Luigi Giordano:"....colpisce il dualismo dei suoi eroi,.....come ad esempio personaggi del calibro di Demetrio Pietrasanta,che per il bene dell'umanita' rinuncia volutamente al lusso e alla vita mondana,rimanendo ai bordi della societa',emarginato come un "clochard",un misero barbone.La sua vita poverissima ed introversa nasconde,pero' un grande dono che vorrebbe spartire con il mondo,ma.....".